OSCAR WILDE
Bibliografia
- Alex R. Falzon, “Aforismi”, Oscar Mondadori, Milano, 2008 ;
- Riccardo Reim, “L'arte dell'impertinenza. Divagazioni, pensieri, paradossi, delizie (di Oscar Wilde)”, Editori Riuniti, Roma, 2000;
- Merlin Holland, “The Complete Letters of Oscar Wilde”, edited by Merlin Holland and Rupert Hart-Davis, London, 2000;
- Masolino d'Amico, “Vita di Oscar Wilde attraverso le lettere”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1977;
- Carlo Maria Franzero, “La vita di Oscar Wilde”, Ugo Mursia & C. - Edizioni Corticelli, Milano, 1959.
Note bibliografiche
La “voce” di Oscar Wilde è stata costruita utilizzando sia le sue lettere sia i suoi “aforismi” sebbene -come ben sottolineato dai curatori delle opere del celebre scrittore irlandese- di aforismi veri e propri Oscar Wilde non ne abbia mai scritti. Vista la modernità di Wilde e la natura delle citazioni scelte, non è stato più di tanto necessario il duro lavoro di taglio e cucito che ha caratterizzato la realizzazione di altre biografie di “Corrispondenze”. Su come siano stati utilizzati gli scritti di Wilde c'è comunque da chiarire quanto segue: 1) lettere: si trovano citate in ordine cronologico considerando come valida la data indicata dai curatori dell'epistolario; 2) aforismi: i tre “aforismi” citati sono stati utilizzati invece in senso funzionale e non cronologico. E' questo, ad esempio, il caso dell'ultimo che, messo alla fine dell'esperienza carceraria di Wilde, permette di “entrare” nell'ultima fase della sua vita comprendente il lungo esilio e la morte. Passo ora a elencare le pagine e le fonti delle citazioni “sonore” di Wilde, seguendo l'ordine con cui appaiono in questa biografia tutt'altro che completa del grande scrittore.
- “The Soul of Man under Socialism”, sta in “L'arte dell'impertinenza”, op.cit., p. 99;
- “Vita di Oscar Wilde attraverso le lettere”, op. cit., pp. 14-15;
- ibid., pp. 38-39;
- “La vita di Oscar Wilde”, op. cit., p. 21;
- “Vita di Oscar Wilde attraverso le lettere”, p. 70;
- ibid., pp. 107-108-109;
- “L'anima dell'uomo sotto il socialismo”, sta in “Aforismi”, op. cit., p. 42;
- “Vita di Oscar Wilde attraverso le lettere”, op. cit., p. 155;
- “Il ritratto di Dorian Gray”, sta in “Aforismi”, op.cit., p. 90;
- “Vita di Oscar Wilde attraverso le lettere”, op. cit., pp. 464;
- “L'arte dell'impertinenza”, op.cit., p. xxvii.
Musiche di:
- Sigla iniziale: Imperium Dominium & Chanel, “Dreamboat” + “Let's do it” + pochi secondi iniziali di “Parting”, Big bug in the butter;
- Bela Bartock, Reiner, “Gioco di coppie”;
- Tryad, “Arcadia”;
- Tryad, “I see”;
- Trust no 1, Trying is the first step towards failure, “Fail”;
- Trust no 1, Trying is the first step towards failure, “Plans”;
- Sigla finale: Baroolyo, “Love without hope”.
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LA “VOCE” DI OSCAR WILDE È STATA INTERPRETATA DA ANGELO VÚMBACA